Cittadini digitali: tra informazione e mobilitazione
Negli ultimi anni, si sono potuti osservare futuri presidenti degli Stati Uniti d’America investire milioni di dollari in web
reputation, e organizzazioni in rivolta contro il regime organizzarsi dal basso con strumenti che la rete offre
gratuitamente. Dove la rete arriva, c’è la possibilità di rintracciare rivoluzioni e ribaltamenti. Quando essa giunge a
contatto con le scienze politiche, genera affascinanti paradigmi come l’eGovernment, l’eDemocracy, l’eParliament, gli
open-data, il civic hacking e l’eDiplomacy. Il punto è chiaro: si tratta di un enorme potere in grado di aggregare,
potenzialmente, il mondo intero. Una tale irruenza, se gestita da un decisore sapiente, potràrivoluzionare anche il
rapporto tra governi e cittadini, tra autoritàe societàcivile, restituendo nuova linfa a queste relazioni.
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